Call for papers

Call for papers n.20:
L’inconscio del secolo deleuziano

 

“Un giorno, forse, il secolo sarà deleuziano”. Alle soglie del 2025, cent’anni esatti dalla nascita di Gilles Deleuze (e trenta dalla sua scomparsa), riecheggia ancora una volta la celebre formula di Michel Foucault, frequentemente impiegata da seguaci o detrattori per riferirsi all’influenza che la figura di Deleuze ha avuto sulla filosofia e, più in generale, sul pensiero contemporaneo. Allo scoccare di questo secolo, L’inconscio intende proporre un’indagine che interroghi le molteplici prospettive teoriche inaugurate dalla filosofia deleuziana, nonché le sue numerose applicazioni e prosecuzioni in ambiti disciplinari e campi del sapere disparatissimi, promuovendo una riflessione sull’eredità e l’attualità del suo pensiero.
Un punto di vista teorico privilegiato per lo svolgimento di quest’indagine è rappresentato proprio dalla nozione d’inconscio, che costituisce a nostro avviso uno dei concetti principali anche all’interno della vasta produzione teorica deleuziana. La centralità dell’inconscio in Deleuze, infatti, non si rivela soltanto nei numerosi testi direttamente incentrati sulla psicoanalisi, sui suoi metodi, concetti e strumenti, ma ricorre, con forme e ruoli diversi, lungo tutto l’arco della sua vasta opera.
Da una parte, anche grazie all’amicizia e alla collaborazione con Félix Guattari, Deleuze ha affrontato e messo alla prova le più importanti concezioni psicoanalitiche dell’inconscio diffuse nel corso del Novecento in libri che hanno avuto e continuano ad avere una eco importante nel dibattito contemporaneo. Sia sufficiente ricordare due testi arcinoti: L’anti-Edipo (1972), con la proposta di pensare un inconscio “molecolare” in relazione alle “macchine desideranti” e di mettere i concetti e gli strumenti psicoanalitici al servizio di una “schizoanalisi, e Mille piani (1980), con l’idea di un inconscio “rizomatico” e la proposta di pensare i soggetti e gli individui in termini di molteplici “divenire”.
Eppure, dall’altra parte, la nozione d’inconscio in Deleuze appare ben prima della sua riconfigurazione critica del lessico e della concettualità psicoanalitiche. Già nei testi degli anni Sessanta, il tentativo di formulare una nuova concezione della differenza radicata in un “empirismo trascendentale” poggia sull’esistenza di un “inconscio del pensiero” – come appare esemplarmente in Differenza e ripetizione (1968) – che coincide soltanto in parte con quello individuato e descritto dalla psicoanalisi. Pertanto, l’esplorazione deleuziana di tale inconscio del pensiero risale ben al di là delle coordinate storiche che solitamente circoscrivono la “nascita” o la “scoperta” dell’inconscio, tra la fine del xix secolo e gli inizi del xx. Ciò gli consente di scoprire, già in Leibniz e in diversi altri autori cronologicamente precedenti (per esempio Gustav Fechner o Salomon Maimon) o successivi (com’è il caso degli “strutturalisti”) a Freud, l’esistenza di un “inconscio differenziale” in grado di rivoluzionare la stessa storia di questo concetto.
La ricchezza teorica insita nell’impiego deleuziano di questa nozione è tale da permetterne una prosecuzione in numerose direzioni: tra le altre, la storia della filosofia e lo studio delle connessioni tra dimensione inconscia e politica, l’indagine teorica sulla letteratura, sul cinema e, più in generale, sull’arte, sulla matematica e sulle scienze. Allora, parafrasando la formula foucaultiana, allo scoccare di questo secolo il n. 20 de L’inconscio vuole tentare di rispondere alla domanda: quali sono le caratteristiche, le possibili applicazioni e l’attualità dell’inconscio deleuziano? Invitiamo studiose e studiosi a inviare i loro contribuiti su questi e altri temi affini che possano fornire degli elementi di confronto per il dibattito filosofico e psicoanalitico innescato dall’opera di Deleuze.


Accanto all’indagine tematica promossa da L’inconscio, la rivista riserva ogni anno un intero numero dedicato integralmente alla pubblicazione di saggi e contributi su argomenti vari inerenti all’inconscio e ai temi a esso collegati, con particolare riguardo alla ripresa di questioni e problemi affrontati nei precedenti numeri. I numeri di varia, inoltre, ospitano una sezione di note critiche di volumi che trattano o intercettano temi e problemi di argomento filosofico, psicoanalitico o, più generalmente, riguardanti le molteplici diramazioni della nozione d’inconscio, secondo prospettive disparate e differenti. Invitiamo gli autori e le autrici interessati a inviare saggi e note che possano alimentare e arricchire la costruzione di questo spazio di dibattito ricco e pluridisciplinare sull’inconscio.

 

L’inconscio. Rivista Italiana di Filosofia e Psicoanalisi è una pubblicazione online con revisione a doppio cieco. L’inconscio pubblica articoli in italiano, inglese, francese, portoghese, tedesco e spagnolo. Ogni numero si divide in quattro parti: un’intervista a uno studioso di chiara fama, una sezione monografica, una di varia dedicata alla discussione generale e un’appendice di note critiche.

L’inconscio ha pubblicato, tra gli altri, contributi di Lucilla Albano, Sergio Benvenuto, Fabio Ciaramelli, Francesco Conrotto,  Ida Dominijanni, Nadia Fusini, Carlo Ginzburg, Romano Luperini, Pietro Montani, Bruno Moroncini, Francesco Napolitano, Felice Papparo, Jacques Rancière, Élisabeth Roudinesco, Pierangelo Sequeri, Yannis Stavrakakis, Francesco Saverio Trincia.

Gli studiosi interessati possono inviare il loro contributo all’indirizzo mail inconscio.rivista@gmail.com, insieme a un abstract in inglese (massimo 600 caratteri, spazi inclusi), a cinque parole chiave in inglese e a una breve nota biobibliografica (massimo 400 caratteri).

La lunghezza massima dei contributi è fissata per le sezioni della rivista come segue:

– saggi: massimo 40000 caratteri, spazi inclusi;

– note critiche: massimo 25000 caratteri, spazi inclusi.

Tutti i contributi proposti alla rivista devono essere inediti; qualora accettati per la pubblicazione, non possono essere riprodotti altrove senza previo consenso da parte della redazione. Tutti le proposte sono sottoposte a double blind peer review, il cui risultato sarà comunicato agli autori dalla redazione via mail. Gli articoli non conformi alle norme redazionali e non redatti secondo il modello della rivista non saranno considerati per la pubblicazione.

Le norme redazionali e il modello di redazione del testo sono entrambi reperibili e disponibili per il download sulle pagine:

http://www.inconsciorivista.it

https://wwwunical.academia.edu/LinconscioRivistaItalianadiFilosofiaePsicoanalisi (sezione “Drafts”).

La scadenza per la proposta dei contributi per il numero tematico su Deleuze è fissata al 30 giugno 2025.

La scadenza per la proposta dei saggi e delle note critiche per il numero di Varia è fissata al 30 aprile 2025.

 

 

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